La Commissione europea ha approvato per l’Italia un finanziamento da 2 miliardi di euro, reso possibile grazie alle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato. La misura, che resterà in vigore fino al 30 giugno 2026, fa parte degli interventi di investimento nel settore delle comunicazioni previsti dal PNRR. Lo scopo è quello di garantire un’ampia disponibilità di reti ad alte prestazioni per fornire agli utenti servizi qualitativamente affidabili, in grado di soddisfare le loro esigenze.

“Questo regime italiano, interamente finanziato dal dispositivo per la ripresa e la resilienza di Next Generation EU, sosterrà la diffusione di reti mobili 5G ad alte prestazioni: in tal modo i consumatori e le imprese potranno accedere a servizi 5G di alta qualità, contribuendo alla crescita economica del Paese e agli obiettivi strategici dell’Ue relativi alla transizione digitale”, ha commentato la vicepresidente esecutiva della Commissione europea Margrethe Vestager, titolare della Concorrenza.

La misura vuole risolvere il problema della copertura 5G in aree di fallimento di mercato ed è finalizzata non solo a promuovere il riuso delle infrastrutture esistenti, ma a finanziare la realizzazione di reti backhaul efficienti per collegare le stazioni di base mobile che, entro il 2026, ne saranno ancora sprovviste; inoltre, la sovvenzione riguarda anche la costruzione delle stazioni radio necessarie per fornire un efficiente servizio 5G, che promette una velocità minima di download pari a 150 Megabit per secondo e di 30 Megabit per secondo per l’upload.